Progetto SULLE ORME DI EFESTO

Referente: prof.ssa Elisabetta Milisenna

 

I vulcani hanno da sempre catturato l’attenzione e la curiosità dell’uomo che, spinto da un misto di timore e meraviglia, ha cercato, dalla notte dei tempi, di capire gli eventi legati alle attività dei vulcani stessi (eruzioni, colate laviche, terremoti ecc.) interpretando, a volte, questi esplosivi fenomeni con grande fantasia. Indubbiamente i vulcani sono la più viva testimonianza del fatto che il nostro pianeta, Gaia per gli antichi, è un sistema complesso in continua evoluzione e trasformazione: i terremoti, la lava, il fumo e le ceneri ne rappresentano l’anima tormentata. Per la loro unicità ed importanza, sia dal punto di vista scientifico sia per la sicurezza di chi vi abita nei pressi, i vulcani sono oggetto di continui studi ed attente ricerche da parte delle equipe scientifiche mondiali.
Interpretando i miti greci, ciò che fuoriusciva dagli altri vulcani del Mediterraneo erano il fumo e le scintille provocate dal lavoro di Efesto, Dio del fuoco che produceva nel suo laboratorio sotto il mare fulmini per Giove e armi per Achille, aiutato dai ciclopi, il cui unico occhio simboleggia la bocca di un vulcano e la loro statura e forza quella delle montagne.

E quindi … perché non inseguire il dio Efesto (Vulcano per l’antica Roma) cercando di carpirne i segreti?

Da qui nasce il progetto “Sulle Orme di Efesto” che, forte dell’esperienza della referente in qualità di geologo, è finalizzato alla realizzazione di itinerari a tematismo squisitamente geologico-naturalistico nell’arco del triennio delle classi delle Scienze Applicate e dello Scientifico. La conoscenza scientifica è base ed elemento cardine, unico ed irrinunciabile, della valorizzazione, che trova in una corretta e adeguata divulgazione strumento di trasmissione e diffusione dell’educazione e della cultura ambientali. 

I paesaggi naturali, in particolare quelli geologici, come quelli urbani, definiscono l’identità stessa delle comunità che ad essi storicamente si rapportano. Appare, quindi, fondamentale educare gli studenti a divenire diretti protagonisti della tutela e della valorizzazione del paesaggio. In questo senso, l’educazione al paesaggio, al territorio e all’ambiente diventa anche educazione alla cittadinanza capace di contribuire alla crescita di persone consapevoli, riflessive e partecipi, portatori di atteggiamenti, comportamenti e attività proprie del cittadino/a, di diritti così come di doveri.