Benessere scolastico
Riapre lo sportello d’ascolto dedicato alle studentesse e agli studenti del nostro liceo.
- A cosa serve? A dare la possibilità di confrontarsi con una persona adulta su quegli interrogativi che l’età adolescenziale, e più in generale, la vita, possono porre.L’ascolto è il modo più “umano” per stare insieme, per stare vicini, per aiutarsi reciprocamente. Esso avviene quotidianamente nelle aule e nei corridoi della nostra scuola, adesso, però, vorremmo renderlo più agevole e piacevole, perché l’attenzione ha bisogno di tempi e di spazi adeguati.
- A cosa non serve? Lo sportello non può risolvere problemi che necessitino di un intervento specialistico, ma può aiutare a prendere consapevolezza del tipo di aiuto di cui si ha bisogno.
- Chi lo fa? Alcuni insegnanti del liceo.
ECCOCI!
Sono Federica Buzzo,
La mia mail è: federica.buzzo@liceoberto.it
Mi chiamo Cecilia Magoga,
Il mio indirizzo mail è: cecilia.magoga@liceoberto.it
Mi chiamo Elena Bonavoglia,
Il mio indirizzo mail è: elena.bonavoglia@liceoberto.it
Mi chiamo Mariaelena Corò
Il mio indirizzo mail è: mariaelena.coro@liceoberto.it
Sono Emanuele Marcellan,
il mio indirizzo mail è: emanuele.marcellan@liceoberto.it
Sono Rochira Laura
La mia mail è: laura.rochira@liceoberto.it
Sono Diana Furlan
La mia mail è: diana.furlan@liceoberto.it
- Ma se avessi bisogno di un esperto? È possibile, in questo caso, rivolgersi allo psicologo della scuola.
Alessandro Tettamanzi è psicologo clinico delle relazioni e psicologo dello sport.
Il suo indirizzo mail è: alessandro.tettamanzi@liceoberto.it
- Come si accede? Dopo aver verificato la possibilità di uscire di classe in una certa ora, si fissa l’appuntamento o attraverso il contatto diretto con i docenti dello spazio ascolto o prenotandolo sui loro indirizzi e-mail o su quello dello psicologo. Ciò consente il massimo anonimato. Infatti i contenuti delle conversazioni sono protetti da un fondamentale diritto alla riservatezza, che può essere disatteso solo o in accordo con gli interessati o nel caso in cui dalle conversazioni emerga la possibilità di un pericolo effettivo per gli stessi. Ad ogni richiesta verrà data conferma.
- Dove si svolge? Lo spazio ascolto si trova sul ballatoio in cima alle scale, nell’ala nuova. Attenti a verificare che lo spazio non sia già occupato, in quel caso attendere senza salire. Per chi non potesse accedervi, per via delle scale, verranno individuati opportuni spazi a piano terra.
- Con chi parlare? É possibile scegliere l’insegnante con cui si preferisce parlare, verificandone le ore a disposizione e l’indirizzo mail.Ribadiamo che, se il motivo della conversazione non è quello di un semplice confronto umano, ma si ha l’impressione che sia più utile un punto di vista specialistico, ci si potrà rivolgere direttamente allo psicologo. Fermo restando che gli incontri fatti a scuola non ricadono mai nell’ambito della terapia.
ANCHE GLI ADULTI…
Hanno bisogno di essere ascoltati e di confrontarsi. Credendo fermamente che la comunicazione sia lo strumento necessario e indispensabile per ogni azione educativa, il nostro liceo intende, quindi, aprire un canale di ascolto dedicato anche ai genitori. Lo scopo è quello di condividere riflessioni, esperienze e, perché no, preoccupazioni, che riguardino la sfera educativa, nella consapevolezza che il vero patto educativo è quello che si basa su azioni coerenti e su principi comuni. In una vera comunità educante, insegnanti e genitori lavorano insieme per uno stesso obiettivo, che è la crescita sana e positiva dei nostri ragazzi.
Anche per i genitori sarà, dunque, possibile chiedere un colloquio con gli insegnanti e, nel caso di richieste più specifiche, con lo psicologo. Per evitare confusioni sul significato di questo sportello, si precisa che gli argomenti oggetto di condivisione riguarderanno l’ambito educativo e non quello dell’andamento scolastico rispetto alle varie discipline, pertanto sarà preferibile scegliere una figura che non sia un insegnante della classe frequentata dai propri figli.
Questo sportello dedicato ai genitori intende, più che mai, essere inteso come un momento di scambio e crescita reciproca, in cui tra pari ci si confronti su esigenze e bisogni che, a volte, risultano non adeguatamente sondati e compresi, vista la velocità e le modalità con cui le ultime generazioni si stanno trasformando.
Ogni richiesta di colloquio sarà fatta seguire da conferma e indicazione precisa del luogo in cui il colloquio si svolgerà